Ecco un altro dei vostri racconti: quello di Miche.
Ero a Parma da un’amica. L’avevo raggiunta da Roma per trascorrere il fine settimana insieme. Il programma prevedeva anche un trasferimento a Genova domenica mattina presto. Poi arrivarono le notizie su Carlo Giuliani. Eravamo sedute a bere un caffè, ci siamo dette, no, non è possibile che stia veramente succedendo questo. Poi la paura e la decisione di rinunciare ad andare. Quella vicenda è rimasta per sempre una delle maggiori spinte che hanno alimentato la mia passione per i diritti umani.